Poi un’altra, e un’altra.
Il rumore del whisky nelle orecchie non accenna a placarsi.
Il ronzio, fastidioso e insistente, dei miei pensieri che
rimbalzano nelle pareti interne del cranio permane. È quasi uno schiocco. Da un
lato all’altro. Sckiock.
E poi ancora: sckiock!
E poi ancora: sckiock!
E la testa intanto vola -immagini sconclusionate-
da un pensiero all’altro.
Come una citazione. Di cosa? Inconcludenti, inutili, i miei
pensieri.
In compenso, con mia grande soddisfazione, il mal di testa aumenta.
Lo stomaco inizia a ribellarsi alla quantità di liquido
ingurgitata.
Dovrei mangiare qualcosa, prima di sentirmi davvero male.
Il mondo ondeggia vagamente. Già da un po’.