…due: due voci, due sguardi, due mani (quattro, ma solo due
disegnano), due finestre, due storie…
o forse una sola.
O tre.
È nato per gioco, questo libro, e forse non ha ancora smesso di giocare.
Anche se il gioco è diventato più cupo e meno decifrabile del previsto.
Anche se non so bene dove ci abbia portato (né se).
Succede, quando si gioca senza regole.
Succede, quando si gioca senza regole.
Nessun commento:
Posta un commento