10 febbraio 2020

DUE

…due: due voci, due sguardi, due mani (quattro, ma solo due disegnano), due finestre, due storie…
o forse una sola.
O tre.

È nato per gioco, questo libro, e forse non ha ancora smesso di giocare.
Anche se il gioco è diventato più cupo e meno decifrabile del previsto.
Anche se non so bene dove ci abbia portato (né se).
Succede, quando si gioca senza regole.

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