16 giugno 2014

PER DISEGNARE... - day two

...la mattina dopo stavamo nuovamente lì: la Pelanda dei Suini
(MACRO - Testaccio - Roma)


Sandra Petrignani
TUTTE LE STORIE SONO STORIE D'AMORE
Dove si parlava di donne, sentimenti, innamoramento, disamori e tradimenti...
la tesi di base era che innamorarsi è una malattia...
...ma forse solo perché non riusciva a farsi macchiare il caffè.

PER DISEGNARE... - day one


Alla pelanda c'era questa cosa. Tipo un festival. Tipo "Per Dire"...
Ci siamo andati per raccontarlo con le figure, che questo sappiamo fare.
Un racconto a quattro mani. E due penne. Rigorosamente a china.

PROLOGO
...io sono mattiniero (e pazzo), e sono arrivato all'alba.
Stavano ancora allestendo.

2 giugno 2014

IL PESCATORE - piccole storie zen

Una volta, un vecchio pescatore cinese incontrò un giovane barbone: "che, ce l'hai du' spicci per un panino?"
"Non servirebbe - rispose il vecchio - domani saresti sempre qui, nelle stesse condizioni. Ma posso insegnarti a pescare, così d'ora in poi potrai sfamarti da solo..."
"'mmazza, quanto sei saggio!" esclamò il giovane. E andò con lui.

Qualche giorno dopo, passando dallo stesso posto, il vecchio pescatore incontrò lo stesso giovane barbone che chiedeva l'elemosina: "che fai ancora qui? Non hai preso pesci, oggi?"
"Come no? - rispose il giovane - l'ho già mangiato, ma un po' di pane per accompagnarlo? Che so, un'insalatina, un bicchiere di bianco fresco... e poi devo comprarmi dei vestiti, e..."
"Capisco - lo interruppe il vecchio saggio - allora dobbiamo fare un passo avanti, e parlare della struttura economica della società moderna."
"De che?" lo incalzò il giovane.
"Vedi, se tu non ti fermassi a prendere un pesce per sfamarti ma ne pescassi degli altri, potresti vendere l'eccedenza al tuo fabbisogno alimentare e investire il ricavato per acquistare le altre cose che possono servirti: è la logica del capitalismo. Se tu diventassi un bravo pescatore, potresti perfino di tanto in tanto toglierti qualche sfizio. O, che so, capitalizzare, comprarti una barca, e un giorno costruirti un'impresa di pescatori tutta tua..."
Il giovane, un po' confuso, si allontanò.

Dopo qualche giorno, il vecchio si trovò a passare ancora da quelle parti.
Lipperlì non vide il giovane barbone, e ne fu contento.

Ma poi un'ombra gli si avvicinò di soppiatto: era lui.
Solo che questa volta aveva in mano una pistola.
"Dammi tutto quello che hai" gli urlò contro.
Il vecchio, svuotandosi le tasche e consegnandogli tutti i suoi pochi averi, scosse la testa: "mi sa proprio che non hai capito..."
"Come no? - lo interruppe il giovane - ti ho ascoltato, e ho pescato tanti pesci: come credi che mi sia guadagnato i soldi per comprarmi la pistola?"

Così il vecchio se ne tornò verso casa, sconsolato e sconfitto, senza nemmeno la sua vecchia canna da pesca.

Una lacrima silenziosa rigava il suo volto, mentre rimuginava sulla morale di questa storia:
- uno stronzo, anche se impara a pescare, rimane sempre uno stronzo.
- impara a farti i cazzi tuoi.