14 aprile 2014

PANTERA


E la Pantera arrivò.
Snella, flessuosa, pallida.
Nero il caschetto di capelli, neri gli occhiali da diva.
Tutta vestita di nero, dal giaccone di cuoio al maglione a collo alto ai pantaloni, agli stivaletti.
Nero il caschetto di capelli, neri gli occhiali da diva.
Unico colore acceso in quella ben studiata e affascinante tenebra, il rossetto carminio della bocca.


Il luogo magico era la sala biliardi più grande della città, l’Accademia dei Tre Principi.
Fu lì che l’avrei incontrata.


Un pianeta dove era sempre notte, dove non si udivano i rumori del traffico cittadino, ma solo il rotolare delle biglie, lo schiocco delle stecche, i passi fruscianti dei giocatori.


Quello che decideva se potevi giocare su un Principe era un vecchio cieco che si chiamava Vanes, e per me era Borges.


Erano questi i cavalieri dei Tre Principi, sotto la cieca autorità di Borges.

4 commenti:

  1. Il titolo è splendido (e anche il resto)!!! Mi ricorda tanto una beata infanzia .... piena di figure ... Muchas gracias

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    1. grazie a te (primo commento ufficiale! primo commento ufficiale!!)... e spero sia solo l'inizio!

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